Lingua   

L'equilibrio

Gianni Meccia
Lingua: Italiano


Gianni Meccia

Ti può interessare anche...

I soldati delicati
(Gianni Meccia)
Io dico no!
(Gianni Meccia)
Otto e un quarto, Hiroshima
(Gianni Meccia)


1971
Io, chi sono io?
È vero anche le guardie posson perder l'equilibrio

Anche le guardie posson perder l'equilibrio
Anche le guardie posson spesso vacillare
Ognuno a questo mondo può sbagliare
Non ci si deve però mai formalizzare
E se una guardia un giorno mette un piede in fallo
"Ma che fa? Cade?"
Mi son sorpreso, ma lo so, non mi ribello
Son comprensivo e posso perdonare
Non ci si deve proprio mai scandalizzare

Ma un giorno sopra un tram
Per una brusca frenata
Una guardia m'ha dato una pedata
D'istinto mi volevo vendicare
Poi mi son detto: "Non bisogna esagerare"
Poi mi son detto: "Non bisogna esagerare mai"

Anche le guardie posson prendere una storta
Non sempre a causa della vista un po' più corta
A tutti può senz'altro capitare
Di fare un passo falso e di cadere
E se una guardia un giorno per un capogiro
Mi rovinasse addosso come un vecchio muro
Sarei disposto ancora a perdonare
Non ci si deve proprio mai formalizzare

Ma se per caso ma, per puro caso se
Un giorno mi portassero in prigione
Io le guardie le voglio picchiare di santa ragione
Io le guardie le voglio picchiare di santa ragione
"Ma con le mani?" "No, no, con un bastone"
E poi guardi, mi hanno messo anche le manette
Che a me vanno larghe
A un tipo come me... io... io che sono un mite!
Io sono un mite! Un mite!
Io sono un mite! Io sono un mite! Io sono un mite!

inviata da Alberto Scotti - 11/4/2021 - 02:53




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org