Non ci credo più, non ci credo più
non ci credo, non ci credo più
A chi mi dice devi aver paura
A chi mi dice è nella tua natura
A chi mi dice nella notte scura
devi stare a casa che la gente è buia
A chi mi dice nel cielo
È scritto tutto il vangelo
A chi mi dice che il futuro è incerto
solo se ti batti per il tuo pensiero
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più.
non ci credo, non ci credo più
A chi mi dice che è una guerra santa
A chi mi dice che è una guerra giusta
A chi mi dice che la guerra è guerra
E allora vale tutto, tutti giù per terra
A chi mi dice che al di là di un confine
sarò per sempre straniero
e se vuoi stare coi giusti
non devi pensare e seguire il sentiero
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più,
non ci credo, non ci credo più
Figli sbattuti dal vento
bruciati dal sole che arriva quaggiù
E passa dentro le crepe di chi ancora spera in qualcosa di più
Siamo tutti nel vortice, siamo questa tempesta
Siamo il buio e la luce chi mi dice guarda
che non siamo niente
Non ci credo più
Io non ci credo
A chi mi dice che non serve a niente,
A chi mi dice che non può cambiare.
A chi mi dice che c’è solo gente troppo disillusa, troppo indifferente.
A chi mi dice è solo un’utopia
e mi vorrebbe zitto e a casa mia
A chi mi dice è inutile gridare ma il silenzio è loro
E io non ci credo più
non ci credo, non ci credo più
A chi mi dice devi aver paura
A chi mi dice è nella tua natura
A chi mi dice nella notte scura
devi stare a casa che la gente è buia
A chi mi dice nel cielo
È scritto tutto il vangelo
A chi mi dice che il futuro è incerto
solo se ti batti per il tuo pensiero
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più.
non ci credo, non ci credo più
A chi mi dice che è una guerra santa
A chi mi dice che è una guerra giusta
A chi mi dice che la guerra è guerra
E allora vale tutto, tutti giù per terra
A chi mi dice che al di là di un confine
sarò per sempre straniero
e se vuoi stare coi giusti
non devi pensare e seguire il sentiero
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più,
non ci credo, non ci credo più
Figli sbattuti dal vento
bruciati dal sole che arriva quaggiù
E passa dentro le crepe di chi ancora spera in qualcosa di più
Siamo tutti nel vortice, siamo questa tempesta
Siamo il buio e la luce chi mi dice guarda
che non siamo niente
Non ci credo più
Io non ci credo
A chi mi dice che non serve a niente,
A chi mi dice che non può cambiare.
A chi mi dice che c’è solo gente troppo disillusa, troppo indifferente.
A chi mi dice è solo un’utopia
e mi vorrebbe zitto e a casa mia
A chi mi dice è inutile gridare ma il silenzio è loro
E io non ci credo più
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Musica e testo di Antonio Diodato
Per il video:
Ballerina: Valentina Vernia
Demolire dalle fondamenta le radici dell'oppressione: in questa canzone semplice ma potentissima, Diodato si scaglia prima contro la paura usata come arma di controllo di massa, poi contro i dogmi religiosi e ideologici, contro la retorica bellicista imperante e contro il razzismo della difesa dei "confini" dagli "stranieri".
Con la sua innata gentilezza e naturale mitezza, Diodato riesce a scrivere canzoni che non esiterei a definire rivoluzionarie.